Gaudí by Joan Bassegoda i Nonell

Gaudí by Joan Bassegoda i Nonell

autore:Joan Bassegoda i Nonell [Nonell, Joan Bassegoda i]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Ares
pubblicato: 2023-09-30T22:00:00+00:00


7. Anni di intensa attività

L’adeguamento liturgico della cattedrale di Maiorca

All’inizio del XX secolo Gaudí continuava a contare su clienti di prestigio che gli commissionavano opere di alto profilo. Nel 1901 eseguì la decorazione della casa dei marchesi di Castelldosrius, nella calle Mendizábal, 19 (oggi Junta de Comerç). Ne rimane ben poco, salvo l’aneddoto del poeta José Carner, che riferisce il problema della marchesa, nella cui stanza non c’era posto per il pianoforte a coda. La soluzione di Gaudí fu immediata: «Signora, suoni il violino». La marchesa di Castelldosrius era figlia di Eusebi Güell. In questi anni Gaudí costruì anche la porta del giardino della casa dell’amico Hermenegildo Miralles, nella strada privata di Güell (oggi paseo de Manuel Girona). Quest’industriale fabbricava mattonelle di cartone compresso che Gaudí aveva usato nel fumoir della Casa Vicens e che più tardi applicò in una sala del bar Torino, nel paseo de Gracia, all’angolo con la Gran Vía.

Un incarico eccezionale fu quello ricevuto dal vescovo di Maiorca, mons. Pedro Campins Barceló. Come il vescovo Grau di Astorga, anche questo prelato era impegnato nella riforma liturgica da applicare alle chiese e approfittò di una visita ad limina per visitare diverse cattedrali italiane e francesi. A Barcellona visitò la Sagrada Familia ed ebbe una lunga conversazione con Gaudí, meravigliandosi della chiarezza e della ricchezza delle sue idee nel campo della liturgia. Immediatamente gli chiese di farsi carico dell’adeguamento liturgico della Cattedrale di Maiorca.

La prima visita di Gaudí sull’isola ebbe luogo nel 1903, quando presentò le linee generali del suo progetto, che in seguito si concretizzarono in un modello di legno e gesso. Il progetto consisteva nell’eliminazione del coro al centro della navata principale, nella soppressione dei retablos gotici e barocchi e nell’apertura delle grandi finestre della cappella reale. Erano previsti inoltre un nuovo altare maggiore, le cantorie, il coro nel presbiterio e le tombe di Giacomo II e Giacomo III di Maiorca nella cappella della Trinità. Un progetto assai ambizioso, per il quale Gaudí contò sulla collaborazione degli architetti José M. Jujol e Juan Rubió, dello scultore Vicente Vilarrubias e dei pittori Llongueras, Pascual e Torres García per le vetrate. I lavori ebbero inizio nel 1904 con il trasferimento del coro nel presbiterio e la costruzione del nuovo altare maggiore. Poi però proseguirono a ritmo più lento fino al 1914 quando, a causa di una discussione con l’appaltatore, Gaudí lasciò l’incarico. Alla morte del vescovo Campins, nel 1915, l’opera restò incompiuta e le tombe dei re non furono mai realizzate.

Numerosi commenti sulla stampa e persino libri riportarono lo scandalo provocato dal passaggio delle idee rivoluzionarie di Gaudí in una isola tradizionalmente tranquilla e conservatrice, specialmente nella mentalità dei canonici della cattedrale. Oggi questa chiesa è monumento nazionale, sia come edificio gotico sia per l’intervento operatovi da Gaudí. La soppressione del coro e il trasferimento dei retablos maggiori resero visibili la parete di fondo della cappella reale e di quella della Trinità, come pure la cattedra episcopale del XIV secolo. Il magnifico aspetto interno della grande cattedrale maiorchina deve molto al progetto di Gaudí.



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